Studio Legale Corrias Lucente a Roma

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Il volume “Scritti dell’Avvocato Adolfo Gatti” presentato anche a Roma, Napoli e Torino
  • 31 gennaio, 2017
  • , Presentazioni

Scritti dell'avvocato Adolfo Gatti a cura di Giovanna Corrias Lucente

L’opera raccoglie gli articoli scritti dall’Avvocato Adolfo Gatti nell’arco di oltre un cinquantennio e le interviste rese a testimoniare l’assiduo impegno riposto nella tutela delle garanzie della difesa sostanziali e processuali. Il volume è stato redatto a cura dell’Avvocato Giovanna Corrias Lucente, che ha maturato una ultradecennale esperienza presso lo studio dell’eminente giurista italiano.

“Fu il promotore della moderna oratoria forense. Segnò un punto di svolta indimenticabile: sfrondò i rami secchi dell’arringa per raggiungere la sintesi e trattare, con uno stile impeccabile, gli argomenta utili soltanto alla decisione, rinunciando allo sfarzo letterario. Scelta complessa, perché sopraffaceva una tradizione orami sedimentata e si contrapponeva al passato, in una visione del futuro della professione che è delineata con lucida preveggenza negli scritti qui pubblicati”, scrive l’avv. Corrias Lucente nel libro.

Adolfo Gatti nacque ad Anagni, il 12 settembre del 1919, ed è morto a Roma, il 10 settembre del 2001. Laureato con il massimo dei voti in Giurisprudenza, partecipò allo sforzo bellico in Russia. Nel dopoguerra, frequentò attivamente l’ambiente de Il Mondo di Pannunzio, dedicandosi con passione e stringendo amicizia con intellettuali, politici e artisti di fama anche internazionale. Ha segnato, in maniera indelebile, la storia dell’avvocatura italiana, introducendo mutamenti rilevanti nell’oratoria forense e nella trattazione dei processi. In questo volume sono raccolti gli articoli da lui scritti nell’arco di oltre un cinquantennio e le interviste rese a testimoniare l’assiduo impegno riposto nella tutela delle garanzie della difesa sostanziali e processuali.

 

È possibile acquistare online copia del volume a cura dell’Avvocato Corrias Lucente presso i seguenti siti web:

diebuchsuche.com

amazon.com.br

 

Ai seguenti link sono disponibili articoli relativi alle presentazioni svoltesi a Roma, Napoli e Torino:

Presentazione Roma – camerapenalediroma.it

Presentazione Napoli – jurisnews.wordpress.com

Presentazione Napoli – julienews.it

Presentazione Napoli – questionegiustizia.it

Presentazione Torino – ordineavvocatitorino.it

 

La casella di posta come domicilio informatico
  • 5 ottobre, 2016
  • , Medialaws.eu

La Corte di Cassazione, con la sentenza 31 marzo 2016, n. 13057, ha fissato alcuni decisivi principi in merito al reato di accesso abusivo ad un sistema informatico (previsto dall’art. 615 ter cod. pen.) e le caselle di posta elettronica. La fattispecie concreta era alquanto articolata: il Responsabile di un Ufficio di Polizia Postale aveva preso visione dei messaggi di posta elettronica di un suo sottoposto. dopo averlo allontanato dalla sia postazione di lavoro. Per questa violazione è stato condannato anche per il reato di violazione della corrispondenza di cui aveva preso contezza attraverso l’accesso abusivo.  Leggi tutto l’articolo…

Processo Popolare di Spoleto, archiviata la posizione del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco
  • 20 settembre, 2016
  • , Milano Finanza

Il gip di Spoleto, in linea con la proposta della Procura, ha confermato l’archiviazione dell’indagine a carico del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Si chiude così in via definitiva anche sul piano giudiziario, dopo quello amministrativo, la vicenda che aveva visto oltre al Governatore Visco, indagati anche gli ex commissari straordinari della Popolare di Spoleto nominati da Bankitalia (Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile) che avevano affidato la propria difesa all’Avvocato Giovanna Corrias Lucente e gli ex componenti del comitato di sorveglianza Silvano Corbella, Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio e il presidente della popolare, Stefano Lado.

L’articolo di Milano Finanza è disponibile a questo link

“La nuova frontiera delle intercettazioni. I Troyan Horse e le libertà fondamentali. L’approdo delle Sezioni Unite”
  • 9 settembre, 2016
  • , Medialaws.eu

Esiste un programma virus autoinstallante, denominato Troyan Horse, noto da tempo su dispositivi target (computer, tablet e smartphone) che permette di intercettare o riprendere tutto quanto avviene nel campo di attività dell’apparecchio, anche se spento.
Il Troyan capta, in maniera invasiva, dati, suoni ed immagini (duplicando il contenuto dello strumento intercettato, attivando microfono e webcam). In sostanza, non esistono barriere fisiche alla sua penetrazione; la potenzialità del mezzo virale è, dunque, non paragonabile agli ordinari sistemi di intercettazione telefonica o “ambientale” attraverso la collocazione di c.d. cimici in uno o più locali.
Ciò crea tensione tangibile con libertà e tutele di rango costituzionale, quali: la riservatezza del domicilio (il Troyan accompagna il portatore in tutte le case e pertinenze che frequenta, oltre che negli spostamenti all’aperto) e la segretezza delle conversazioni da lui tenute nel corso di giornate intere; conseguentemente vengono intercettati anche i terzi che, pur casualmente, siano venuti a contatto con il portatore del virus.
L’avvocatessa Giovanna Corrias Lucente ha affrontato questo argomento incandescente nel saggio “La nuova frontiera delle intercettazioni. I Troyan Horse e le libertà fondamentali. L’approdo delle Sezioni Unite”, che ha ricevuto vari apprezzamenti, tra i quali quelli del direttore di Media Laws Oreste Pollicino e quelli del responsabile per l’Innovazione Digitale di Cultura Democratica Guido D’Ippolito.
E’ possibile leggere la pubblicazione completa sul sito di Media Laws a questo link

Virus trojan horse. Se un intercettato viene a casa vostra, finite a verbale anche voi. Cassazione: è lecito, ecco perché…
  • 18 luglio, 2016
  • , Blitz Quotidiano

Virus trojan horse, se un intercettato viene a casa vostra, finite a verbale anche voi, con tutti i vostri segreti. La Corte di Cassazione a Sezioni unite ha detto che è lecito, che un virus informatico può essere utilizzato per intercettare le conversazioni, non solo per terrorismo e mafia, ma anche per tutti i casi di associazione a delinquere.

Leggi tutto l’articolo…